Trash è l'opera prima di Luca della Grotta e Francesco Dafano che ambientano le loro creature di animazione in luoghi reali.
Slim è una scatola di cartone logora e stazzonata; Bubbles una bottiglia da bibita ammaccata a mezza sgonfia. Entrambe si ritrovano sul pavimento di un mercato, destinate a finire nel secchio della spazzatura. Ma a sorpresa incontrano il piccolo Spark, la confezione vuota di una batteria che mostra sul retro il logo del riciclo: un simbolo che Bubbles riconosce come quello della Piramide magica, quel posto di cui fra i rifiuti si favoleggia come l'unico in cui potrebbero ritrovare una seconda vita. Insieme ad altri scarti i tre escono dal mercato e iniziano la loro avventura sulla strada, scansando nemici come i Risucchiatori di immondizia e i terribili Predatori. Lungo la via troveranno alleati e traditori cercando di portare a termine la loro impresa.
La mission è quella di raccontare una favola che insegni ai bambini (e agli adulti!) il potere del riciclo. E l'intelligenza degli autori sta nel trasformare questo messaggio in uno più ampio e universale di ricerca identitaria per chi nella vita si sente un dimenticato e merita una seconda chance.
Mentre Slim è infatti rassegnato al suo status di spazzatura e invita i suoi amici ad accettare il loro destino, Bubbles crede che ci sia qualcos'altro in serbo per lui, e anche il piccolo Sparks sogna un futuro in cui non sentirsi più "vuoti, consumati, finiti". Ma la ricerca di un'alternativa comporta dei rischi, la paura di perdersi e la necessità di fare squadra per spuntarla sugli ostacoli e le avversità.
Trash è dunque una storia sul valore delle seconde possibilità che possono esserci per tutti, ma ci invita ad andarcele a cercare, e in qualche modo a guadagnarcele, meglio se aiutandoci l'un l'altro. Un messaggio assai utile in questo momento di rassegnazione all'immobilità e a quel distanziamento sociale che fa presto a sfociare in mancanza di solidarietà.